L’emergenza delle aggressioni nei confronti dei professionisti sanitari è un problema che si sta aggravando, con un impatto devastante soprattutto sulle donne che lavorano nel settore. Secondo una recente indagine condotta da Amsi, Umem e Uniti per Unire, nel mese di agosto 2024, non è passato un solo giorno senza che un medico o un’infermiera subissero violenze fisiche, spesso all’interno dei Pronto Soccorsi o durante interventi del 118. Purtroppo, gli aggressori sono frequentemente pazienti o familiari, aggravando ulteriormente il clima di tensione nelle strutture sanitarie.
La situazione è particolarmente grave per le donne, che rappresentano circa l’80% delle vittime di aggressioni fisiche e psicologiche. Un Manifesto, "Uniti per i Medici", firmato da oltre 425 enti e associazioni, sottolinea l’urgenza di proteggere i professionisti sanitari, specialmente le donne, in un contesto lavorativo sempre più pericoloso e stressante.
Le cause del fenomeno, carenza di personale e disorganizzazione
La carenza di personale e la disorganizzazione delle strutture sanitarie sono tra le principali cause di questo fenomeno, con un aumento delle aggressioni del 38% negli ultimi cinque anni. Lunghe attese, file interminabili e la mancanza di dialogo tra il personale e i pazienti alimentano ulteriormente la frustrazione, che spesso sfocia in violenze. Anche l’assenza di forze dell’ordine nelle ore più critiche, soprattutto nelle grandi città, contribuisce a rendere le strutture sanitarie luoghi sempre meno sicuri.
Le statistiche, un quadro allarmante a livello globale
A livello mondiale, l’84% dei professionisti sanitari che subiscono violenza sono donne, con un incremento del 40% di aggressioni fisiche e psicologiche negli ultimi tre anni. Nei paesi in via di sviluppo e nelle zone di conflitto, la situazione è ancora più drammatica, con il 95% delle donne che operano nel settore sanitario vittime di violenze. Questi dati evidenziano l’urgenza di interventi mirati per proteggere i professionisti e garantire loro un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso.
Settembre 2024 © staff MED.IT
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